Il Real Estate di fronte alla crisi

Cantieri sterminati, torri altissime, luci psichedeliche: lo scenario è quasi identico a Dubai e a Bejing, i due epicentri mondiali della crescita urbana. Nessun attrito ha frenato l'ascesa del Real Estate in questi luoghi, diventati in meno di dieci anni un mito irresistibile per gli immobiliaristi. Ma se la crisi globale arrivasse anche qui? Se si fermano le gru a Dubai lo scenario è catastrofico-. l'80% della popolazione, composta da stranieri puramente attratti dalla velocità degli affari, è pronta a volatilizzarsi. I milioni di turisti che vengono a vedere il cantiere polveroso della futura capitale del lusso non avranno alcuna ragione di trascinarsi in questo buco bollente. Soprattutto, ad andare in rovina sarebbe l'idea ormai quasi realizzata che si possano costruire città astratte, agglomerati di proprietà private che servono solo come supporto alle transazioni finanziarie. Il crollo di questo modello affosserà l'idea orgogliosa, manipolatrice di spazio urbano che ha espresso in questi anni?