Il dono della profezia

In una posizione sempre scomoda tra Dio e il suo popolo, tra la rabbia o l'indulgenza dell'uno e gli errori e il pentimento dell'altro, il profeta sa di essere isolato e spesso costretto a un tragico destino. Scelto per essere il messaggero degli ordini, degli ammonimenti e degli incoraggiamenti divini, è costretto ad annunciare a Israele il castigo per i suoi eventuali peccati. Ma in mezzo al tumulto, nel profondo dell'esilio, è capace di una grande compassione che, peraltro, è a volte preceduta da quella di Dio. Il profeta ha un potere politico che lo sovrasta e un potere poetico senza il quale la sua missione sarebbe disumana. La sua forza risiede tanto nella sottomissione a una volontà che lo trascende quanto nella potenza delle sue parole: minacciose o consolatorie, il loro tono incute timore e la loro intensità emoziona. Utilizzando fonti bibliche, Wiesel ci regala ritratti e leggende che invitano a scoprire e comprendere l'esperienza profetica di Noè, Mosè, Sansone, Ruth, Daniele, Geremia, Ezechiele, Ester, uomini e donne che, insieme a tanti altri, hanno segnato la storia dell'umanità. Conoscerli significa condividere le loro ansie, i loro sogni e i loro impulsi, in modo da poter allontanare le nostre paure e dare libero sfogo ai nostri desideri, alla nostra speranza.