Il segreto del professore

Ha 78 anni Mario Praz nel 1974, quando si invaghisce di Antonietta Ledda, bella donna di quasi quarant'anni più giovane. Si incontrano nella sede romana del "Giornale nuovo" di Indro Montanelli, dove lui collabora alla Terza pagina, lei è segretaria di redazione. Negli ambienti intellettuali (non solo italiani) Praz è un mito: sommo anglista e fine intenditore d'arte, estroso erudito e collezionista bizzarro, geniale saggista e storico del gusto, viaggiatore cu - rioso e amato maestro... insomma uno straordinario moderno umanista. An - tonietta è invece una donna conformista, scontata nella sua efficienza e abnegazione, inabile ai guizzi di pensiero e di vita. Ha però gli occhi azzurri della madre di Praz, magnetici, indimenticabili per lui che è stato un bambino malato e orfano di padre e quella mamma l'ha amata infinitamente. Inoltre, l'anziano professore si sente solo: l'ex moglie lo assilla e maltratta, la figlia non lo capisce, la compagna degli ultimi anni si sta spegnendo alcolizzata... Così si infiamma dell'algida Antonietta e inizia a scriverle poesie. Raffinati componimenti poetici "alla maniera di" Byron, di Dante, di Shake speare, di Donne. Gemme di cultura per parlare delle quisquilie di ogni giorno: un invito rifiutato, l'emozione di un baciamano, il dono di una collana d'ambra, persino la tintura dei capelli dell'amata. Ma anche un modo per esprimere la fragilità della vecchiaia, il dolore del rifiuto, la consapevolezza del ridicolo. Con l'incantevole ironia che lo ha contraddistinto tutta la vita. Ora Antonella Barina, giornalista culturale di "Repubblica", che da anni lavora all'archivio Praz, riporta alla luce queste poesie inedite e struggenti. Raccontando le situazioni quotidiane da cui sono nate e la vita del professore negli ultimi anni. Sciogliendo i tanti riferimenti colti (e non) di questi versi: un contributo originale alla ricostruzione di uno dei personaggi più poliedrici del secolo scorso.