I castelli di Terra di Lavoro. I. Un viaggio tra cultura e sapori da scoprire
Gruppo Associati Pubblitaf
Napoli, 2011; paperback, pp. 156, col. ill., cm 17x24.
series: I Castelli di Terra di Lavoro
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Weight: 0.51 kg
Il volume abbraccia uno scenario di edilizia difensiva compresa in un arco cronologico che va dai primi decenni del '400 allo scorcio del 17° secolo. La ricognizione sul territorio ha avuto inizio dall'agro capuano, ed è proseguita in quei luoghi testimoni del "potere medievale e rinascimentale", addensati attorno ai castelli dell'area aversana e casertana, ed è continuata nel territorio caiatino-alifano. Successivamente sono state toccate le celebri alture del Matese, ed attraversata la zona teatina-sessana, il viaggio si è concluso nell'area pianeggiante il Volturno. Durante il percorso, sono stati indagati in particolare 25 episodi di architettura castellana, analizzando i diversi aspetti tipologici che caratterizzano le fortezze, i castelli-recinto, i manieri, le rocche, ecc., escludendo dalla ricognizione quei luoghi che ospitano solo singole torri o strutture palaziate. Sono stati privilegiati quegli impianti costruttivi inseriti in contesti naturalistici-ambientali particolarmente significativi, riservando nel contempo ampio spazio a quelle architetture difensive notevoli dal punto di vista archeologico e urbanistico. Dal quadro storico complessivo sui castelli di Terra di Lavoro emerge che la tecnica fortificatoria (come del resto avvenne in tutto il Meridione d'Italia), restò sostanzialmente omogenea fino al 1400, quando comparvero le macchine da fuoco (si vedano gli studi su alcune fortificazioni fatti da Francesco Di Giorgio Martini, architetto tra i maggiori protagonisti del rinnovamento delle fortificazioni in funzione delle armi da fuoco). Lo studio indaga ancora le linee evolutive dei castelli e le loro trasformazioni nel tempo (da "nuclei fortificati", molti castelli sono diventati "residenze signorili"), ed approfondisce il significato che questi monumenti hanno nella realtà contemporanea. A tale riguardo, alcune strutture sono state relazionate alle problematiche della conservazione e restauro dei monumenti, e per esse, sono state avanzate delle proposte di recupero e di riqualificazione (come nel caso di Capua per le Torri Federiciane, di Marcianise per il Castello di Loriano, di Caserta Vecchia per l'impianto del Borgo, di Teano per il nucleo fortificato normanno-svevo, di Mondragone per i resti della rocca sul Monte Petrino). Proposte che, ulteriormente approfondite, possono integrare e stimolare quei meccanismi di promozione turistica-culturale già presente nell'area casertana. Nel viaggio alla scoperta delle architetture castellane più significative di Terra di Lavoro sono state toccati svariati paesaggi rurali e, durante le visite, notevole interesse è stato rivolto alla ricerca delle eccellenze agroalimentari, in grado di riabilitare l'immagine del territorio. E' stata esaminata un fitta rete di relazioni nel nome di un cibo sostenibile, un filo virtuale che lega il sapore alle tradizioni, alla cultura ed alla terra dove questo cibo viene prodotto, puntando sulla qualità e la valorizzazione delle prelibatezze enogastronomiche casertane. Il tutto in un'ottica di un necessario rilancio culturale-turistico, per meglio favorire nuove opportunità commerciali nel settore della ristorazione