Beato Angelico
Firenze, Palazzo Strozzi, 26 settembre 2025 - 25 gennaio 2026.
A cura di Carl Brandon Strehlke.
Testi di Stefano Casciu, Marco Mozzo, Angelo Tartuferi.
Venezia, 2025; ril., pp. 456, 300 ill. col., cm 24x29.
prezzo di copertina: € 80.00
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Libri compresi nell'offerta:
Beato Angelico
Firenze, Palazzo Strozzi, 26 settembre 2025 - 25 gennaio 2026.
A cura di Carl Brandon Strehlke.
Testi di Stefano Casciu, Marco Mozzo, Angelo Tartuferi.
Venezia, 2025; ril., pp. 456, 300 ill. col., cm 24x29.
OMAGGIO (prezzo di copertina: € 80.00)
Marche e Toscana. Terre di grandi maestri tra Quattro e Seicento
Ospedaletto, 2007; ril., pp. 320, ill. col., tavv. col., cm 25,5x29.
OMAGGIO (prezzo di copertina: € 77.00)
Segni dell'Eucarestia
A cura di M. Luisa Polichetti.
Ancona, Osimo, Loreto Jesi, Senigallia, Fabriano e Metelica, 23 giugno - 31 ottobre 2011.
Torino, 2011; br., pp. 221, ill. b/n e col., cm 24x28.
OMAGGIO (prezzo di copertina: € 32.00)
Un Nemico Ancora Attuale. Napoleone Bonaparte
Ulderico Nisticò
Edizioni di AR
Salerno, 2021; br., pp. 85, cm 14x21.
EAN13: 9791280123091
Testo in:
Peso: 0 kg
Le 'misure di sicurezza' della società borghese adottate da Bonaparte -e sostanzialmente poi mantenute dagli Stati ottocenteschi e in parte tuttora- impongono l'accentramento statale in politica, e 1 appartenenza dell'uomo non più a un ceto naturale ma a una classe secondo la condizione lavorativa [...] I nemici radicali di Napoleone non furono i re e politici e gli eserciti che lo affrontarono e lo subirono e infine lo sconfissero, e che poi ridisegnarono a Vienna l'Europa: essi erano, infatti, con qualche differenza, dello stesso sentire e delle stesse opinioni di Bonaparte, e venivano dalla stessa cultura illuministica; e mantennero, proseguirono i modelli di istituzioni e società di Bonaparte; come del resto, svanite cpiasi tutte le monarchie, continuano a farlo anche le odierne repubbliche [...] I veri nemici di Bonaparte furono i rurali della Vandea, del Maine e della Normandia, insorti con i loro preti. i popolani che si levarono in armi nel Tirolo, nel Veneto (celebri le Pasque Veronesi dell'aprile 1797), in Romagna, in Toscana, a Napoli (sì, quei Lazzeri che proprio Championnet definì "des héros"), in Calabria; furono i prodi guerriglieri spagnoli [...] I regimi nazionalpopolari e i pensatori tradizionalisti si dovettero confrontare, nell'elaborazione teoretica, con la rivoluzione del 1789 e quindi con Napoleone Bonaparte, da un lato vedendo in lui il modello di grande dittatore guerriero, dall'altro, e più verosimilmente, l'organizzatore dello Stato borghese e burocratico, e perciò il nemico [...]
Refrattari al maleficio dello Stato contemporaneo (il mostro-Stato prefigurato da Schopenhauer e da Nietzsche), noi ravvisiamo in Napoleone Bonaparte la funzione di suo utensile ravvivatole, di 'vettore' delle influenze nefaste che tale Stato esercita sull'uomo a lui assoggettato."
Baia grande. La pialassa Baiona ultima frontiera per una valle salmastra
Tommaso d'Avalos. Un intellettuale a Napoli nel primo Seicento









