Il Primo Caso

Vittorio Cravero, signorotto benestante di un piccolo centro situato ai piedi del Monviso, viene trovato cadavere nel casotto degli attrezzi della sua proprietà di campagna, apparentemente vittima di un gioco erotico. Indagano su questa morte, Margherita Dutto e il Commissario Giraudo, capo della Polizia del piccolo centro di Maruzzo. Debiti, scommesse illecite, gelosia sono alcuni dei moventi che potrebbero esserci alla base di questo omicidio apparentemente scontato, in realtà, Margherita e Giraudo dovranno scavare più a fondo tra vizi e virtù di un piccolo mondo di provincia. "Il primo caso" nasce giorno dopo giorno ad un tavolino del bar dove il mondo di provincia si riunisce, si espone, si manifesta davanti ad un caffè, ad un aperitivo ad un calice di bianco. Una pletora di personaggi si avvicenda portando con sé la quotidianità, vissuta attraverso mille occupazioni, la campagna, la bottega, il commercio e così via. Umori, amori, gioie e dolori si allargano ad una famiglia che si dilata a tutto il paese, a modo suo, mai indifferente a ciò che accade. Ho scelto di scrivere un noir, semplicemente perché mi piace il genere, ho scelto il tema del sopruso, dell'umiliazione perché è universale ma diluito, quasi ignorato nella grande città, e l'ho calato in provincia dove assume una dimensione diversa e con mille sfaccettature raggiunge gli animi. Al mio rientro in Italia, dopo anni vissuti all'estero, una seconda casa, nella provincia di Cuneo mi ha riportata indietro nel tempo, alle mie origini vissute attraverso i racconti di nonni e genitori. Ho riscoperto luoghi, bellezze, rusticità, acredine e bonomia alle quali ho voluto dar voce. Ne è scaturito un racconto immaginario popolato da personaggi che spesso mi circondano, ho mescolato, come in un gioco caratteristiche e personalità di ognuno di loro e resi attori inconsapevoli di questa mia storia, calata in un angolo di Piemonte tutto da scoprire.