Nicola Grassi (1682-1748)
Treviso, 2019; hardback, pp. 532, b/w and col. ill., b/w and col. plates, cm 24x30.
cover price: € 90.00
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Books included in the offer:
Nicola Grassi (1682-1748)
Treviso, 2019; hardback, pp. 532, b/w and col. ill., b/w and col. plates, cm 24x30.
FREE (cover price: € 90.00)
Carlo Dolci. Complete Catalogue of the Paintings
English Text.
Firenze, 2015; paperback, pp. 392, 100 b/w ill., 186 col. ill., cm 24,5x28,5.
FREE (cover price: € 150.00)
Cipro e l'Italia al tempo di Bisanzio. L'Icona Grande di San Nicola tis Stégis del XIII secolo restaurata a Roma. [Edizione Italiana e Greca]
Museo di Palazzo Venezia
Roma, Museo di Palazzo Venezia, June 23 - July 26, 2009.
Italian and Greek Text.
Roma, 2009; paperback, pp. 336, 224 col. ill., cm 21x28.
ISBN: 9963-556-54-X - EAN13: 9789963556540
Subject: Painting
Period: 1000-1400 (XII-XIV) Middle Ages
Languages:
Weight: 1.58 kg
L'evento, promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, è stato realizzato grazie alla sinergia di diversi istituti italiani e ciprioti e soprattutto per merito della lunga e proficua collaborazione tra l'ISCR e il Museo Bizantino della Fondazione Arcivescovo Makarios III di Nicosia. L'icona proviene dall'omonima chiesa di Kakopetrià, a sud ovest della capitale cipriota, ed è oggi conservata nel Museo Bizantino della stessa città. Il dipinto si distingue dalla produzione pittorica presente nell'isola in virtù dell'applicazione sulla tavola di una preparazione di tela ricoperta di gesso, sotto la quale è una pergamena fissata con colle animali. Questa particolarità tecnica, probabilmente adottata per garantire una migliore conservazione, e i richiami all'iconografia occidentale nella figura del Santo e soprattutto negli episodi della sua vita, riconducono all'ambiente multiculturale della Cipro del XIII secolo, in cui tra gli abitanti greci e le minoranze dei latino-ciprioti e dei siro-ciprioti si instaurò un rapporto di reciproco scambio culturale, che diede vita ad un'arte capace di soddisfare le esigenze di una popolazione multietnica. Un importante canale di diffusione della maniera "cipriota" in Occidente è costituito da artisti occidentali che, dopo aver lavorato a Cipro, diffusero il nuovo stile nell'Italia meridionale, testimoniato ad esempio negli affreschi della cripta di San Vito a Gravina di Puglia (XIII-XIV sec.). L'esposizione della bellissima tavola, dalle imponenti dimensioni (203 x 158 cm), è corredata da una serie di pannelli didattici, relativi alle diverse fasi del restauro, alla storia del Museo Bizantino e ai contatti tra Cipro e l'Italia. Particolare rilievo viene riservato alla riproduzione dell'icona "gemella" raffigurante la Madonna dei Carmelitani, nata per la chiesa di San Cassiano a Nicosia, conservata nello stesso museo e attribuita alla stessa bottega della tavola restaurata dall'ISCR.
Nel catalogo un fil rouge collega l'icona di San Nicola alle opere custodite in tre musei nazionali del Polo Museale della Città di Roma (Palazzo Venezia, Palazzo Barberini, Palazzo Corsini) aventi un legame con Bisanzio o segnate dal suo influsso: dagli avori bizantini, ai marmi di IX-XIV sec., fino ai dipinti su tavola di artisti che aprirono la strada al Rinascimento italiano, quali Paolo Veneziano, Giovanni Baronzio, Giovanni da Rimini, Beato Angelico e altri. Una serie di saggi, infine, rende conto dei risultati delle indagini scientifiche e del complesso intervento di restauro ad opera dell'ISCR.