Mattia Preti. Il percorso biografico e artistico del «Cavaliere Calabrese»

Ad oltre 300 anni di distanza, un progetto scientifico dal valore internazionale ha esplorato per la prima volta l'attività di bottega di Mattia Preti, il grande maestro del barocco italiano. Lo studio, che ha preso origine dall'indagine sul quadro di mano pretiana conservato nella Basilica di Pedara raffigurante 'Il martirio di S. Caterina d'Alessandria', è stato coordinato e realizzato dall'associazione Culturale 'Centro Storico' di Pedara, in collaborazione con il Dipartimento di Storia dell'Arte dell'Università di Malta.

Nato con l'intenzione di analizzare il modo in cui l'artista calabrese replicava le proprie opere anche attraverso l'intervento degli allievi, l'operazione - la prima in assoluto che ha riguardato opere pretiane - ha coinvolto studiosi, storici dell'arte, esperti in Beni Culturali, biblioteche, soprintendenze e università e, non ultimo, anche il Ministero per i Beni e le Attività Culturali che ha voluto concedere il suo Alto patrocinio. Gli esami effettuati hanno portato l'equipe di studio a generare un motivo culturale considerato importante dagli esperti, soprattutto per l'interesse destato nell'indagare a fondo la prolifica attività di Mattia Preti all'interno della sua bottega maltese.
Tutta la documentazione scientifica emersa è ora contenuta in una pubblicazione curata da Salvo De Luca e Laura Petralia, esperti dell'associazione 'Centro Storico', e da Keith Sciberras, studioso del Barocco e docente presso il Dipartimento di Storia dell'Arte dell'Università di Malta