Elogio della continuità. Scritti scelti

In un momento di profondo smarrimento dell'architettura, perduta nel dare valore a una natura meramente estetizzante del costruito, nella quale spesso si accettano linguaggi già noti e immagini condivise, si avverte la necessità di prendere le distanze da azioni di puro 'maquillage' naturalistico o da approcci dell'abitare improntati su una urbanistica dello 'zoning' che isola le forme dai propri contesti. Al contrario si rende oggi necessario esplorare percorsi di progetto che attingano dalle storie dei luoghi, consapevoli che il passato perdura come elemento vivo e inscindibile dal nuovo. Questa azione di contrasto a una crescente solitudine degli edifici nei rispettivi contesti urbani d'appartenenza può essere perseguita attraverso la "continuità" come categoria critica e punto di osservazione dei luoghi a cui l'architetto francese Bernard Huet, fondatore degli studi urbani in Francia, ha fatto riferimento nella sua opera.