La stampa ebraica in Italia

Per quanto siano sempre stati rivolti ad un pubblico ristretto per ragioni demografiche, i periodici ebraici in Italia hanno sempre costituito una testimonianza storica preziosa. Nate durante i moti risorgimentali, che portarono gli ebrei ad ottenere libertà e diritti, estintesi con l'avvento delle Leggi Razziali per poi risorgere nel secondo dopoguerra, hanno rispecchiato in ogni epoca le istanze e le sensibilità che di volta in volta manifestava il loro pubblico di riferimento. Nata originariamente come una tesi di laurea magistrale, "La stampa ebraica in Italia" si propone di raccontare una storia lunga oltre duecento anni, che parte dalla prima metà dell'Ottocento per giungere agli anni recenti; partendo dalla carta stampata per arrivare prima ai media radiotelevisivi nella seconda metà del Novecento, e in seguito ai siti internet diventati sempre più predominanti dagli anni novanta ad oggi. Mappando le testate più importanti, se ne analizzano i contenuti, le idee di cui si sono fatte portabandiera e i retroterra culturali degli intellettuali che le hanno fondate. Molti sono gli avvenimenti storici e sociali che hanno condizionato i media ebraici italiani: dalla liberazione dai ghetti alla partecipazione nella vita pubblica del paese, dall'avvento del fascismo alla Shoah, dalla nascita del movimento sionista a quella dello Stato d'Israele. Il tutto raccontato sempre da punti di vista eterogenei: testate conservatrici e progressiste, nazionaliste e socialiste, sioniste e antisioniste, tutte testimonianze che parlano di una comunità dinamica e variegata al proprio interno. E che dimostrano come certe dinamiche cambino a seconda del periodo storico, ma altre invece sembrano ripetersi ciclicamente, diverse tra loro nella forma ma uguali nella sostanza. Una storia tuttora in corso, della quale non è ancora stato scritto l'ultimo capitolo.