L'Avana. L'ora della rivoluzione

Spinto da una specie di presentimento giornalistico, Glinn la vigilia di capodanno del '59 abbandonò una festa a New York e si precipitò nella capitale cubana. Questa decisione improvvisa fece di lui uno dei tre fotografi che accompagnarono Castro alla conquista della capitale cubana. Un fatto importante, perché la fotografia contribuì a diffondere nel mondo l'idea di una rivoluzione legittima e a consolidare il mito di Fidel. Queste immagini dunque, pressoché inedite, di Fidel lungo la strada per l'Avana, delle truppe esultanti, di donne e uomini con in braccio le armi nelle strade, dei carri armati abbandonati dagli uomini di Batista in fuga, sono piene del fervore rivoluzionario e dell'idealismo che hanno caratterizzato quel periodo della storia cubana. La gente, il popolo sostiene i rivoluzionari e acclama il loro capo. Felicità, gioia, emozione e stanchezza traspaiono dai volti di protagonisti e comprimari della rivoluzione cubana.Il volume si apre con un testo di Rafael Acosta de Arriba, Ministro delle Arti Plastiche di Cuba, che presenta la figura del fotografo, da lui conosciuto personalmente in occasione dei viaggi di Glinn nell'isola caraibica. Lo stesso Burt Glinn poi rievoca gli esaltanti e travolgenti fatti di quei giorni, quella che egli definisce "una delle grandi avventure della mia vita". Il volume è anche l'occasione per Nan Richardson di tracciare una panoramica della fotografia cubana, delle problematiche e tematiche che essa ha affrontato, dall'Ottocento ai fotografi della rivoluzione