Fra terra e cielo

Antonietta Dembech è nata nel 1944 ad Orta Nova
provincia di Foggia in Puglia.
La sua fanciullezza, adolescenza e prima giovinezza
trascorrono fra l'affetto dei genitori artigianipasticcieri
e delle tre sorelle e tre fratelli tutti maggiori
di lei.
Tutte persone di linea sagliente a stirpe nobiliare da
parte del papà. Un'entità vivente nella famiglia della
mamma. Gente dabbene distintasi in campo religioso
con procugino ministro della Chiesa e con un fratello
di lei console in Francia e professore di università a Parigi.
Una esistenza riferma e sicura per la Dembech sino a che un abominevole
individuo la spiazza completamente.
Oggi che è quasi lì ad essere sorretta da grucce, ancora ora, rosseggianti sono le
ferite che lui ha inflitto al suo cuore.
Da piccolo porto aperto ai suoi sogni, diviene uno strumento legato ad una
catena di maltrattamenti fisici, psicologici inflitti dall'ingrato uomo.
Ne va di mezzo l'idoneità alla professione di maestra elementare. Non
ottemperando alla disposizione ministeriale secondo la quale, una volta
superato il concorso, v'è l'obbligo della frequenza all'insegnamento nell'anno in
corso, viene depennata.
I suoi studi-gran privilegio dei legami all'anima sua con i piccini-sono vuotati
nel nulla.
È il momento che prende ampio respiro in lei la percezione naturale di
comporre versi. La creazione poetica va di pari passo con la narrativa: racconti
nei quali è dominante il tema della violenza fisica o psichica subita da tanti
bambini e adolescenti che traumatizza e segna per tutta la vita.
con prefazione di Alessandro Quasimodo