Oltre la soglia

La prima silloge della giovanissima Elisa De Luca è un lavoro che parte da una profonda analisi di sé, della propria individualità per metterla al centro della vita e del discorso poetico. L'autrice, conscia delle sue debolezze, così come dei suoi punti di forza, si mette a nudo senza timori, né remore o paure e srotola sulla carta stampata tutto ciò che il suo cuore le detta, che la sua anima prova, che la sua mente coglie e rielabora in un viaggio continuo e senza posa. Il punto finale dell'antologia, infatti, si rivela anche il punto iniziale di un percorso letterario ed individuale di cui sono state gettate soltanto le basi. Ed è così che deve essere, se ci si riferisce in primo luogo alla poesia, all'arte in generale, che non deve mai fermarsi, né rivelarsi statica e definita per sempre. Il percorso di ricerca è un viaggio senza fine per definizione, un continuo esplorare il vortice delle conoscenze, un continuo giungere a punti d'arrivo che diventano, ben presto, punti di partenza.