Conservare il patrimonio artistico. Arte, ambiente

Con questo volume Bruno Zanardi ci consegna un'opera certamente insolita. L'autore indica infatti in modo puntuale quali siano le azioni tecnico-scientifiche e organizzative con cui risolvere il non semplice problema della conservazione di un patrimonio storico e artistico, quello dell'Italia e degli italiani, la cui caratteristica è l'infinita presenza territoriale, il suo raccogliere mille e tra loro sempre diverse identità storiche e culturali. Lo fa a partire da un quesito fondamentale. Come mai è da quasi mezzo secolo che noi sappiamo in dettaglio come debba essere conservato il patrimonio artistico del Paese senza che nessuno abbia fatto niente in questo senso? Ed è da questa piana constatazione che Zanardi riprende i lavori di ricerca che appunto mezzo secolo fa ci avevano detto con ogni precisione come organizzare una azione razionale e coerente di conservazione materiale del patrimonio artistico in rapporto all'ambiente. Lavori di ricerca realizzati dall'Istituto centrale del restauro di Giovanni Urbani, tuttavia prontamente chiusi in un cassetto dal Ministero dei beni culturali e da allora mai più ritirati fuori.
In sintesi, i problemi ci sono, ma con una azione scientifica e organizzativa commisurata allo scopo possono essere risolti. Basta solo volerlo fare. La politica.
Il libro è diviso in tre capitoli: Linee guida per la conservazione preventiva e programmata del patrimonio storico e artistico in rapporto all'ambiente; Intorno al restauro delle opere costitutive il patrimonio artistico; Appunti per una storia della mancata tutela del patrimonio artistico dal 1938 a oggi. Per una maggior facilità di lettura, i primi due capitoli sono scritti per punti, mentre l'ultimo è in paragrafi. L'introduzione è di un giurista, Girolamo Sciullo.