Il momento buono. Per scendere dalle montagne e liberare l'Italia

Per i partigiani degli anni della seconda guerra mondiale "il momento buono" era quello rappresentato dalla progressiva debolezza dei tedeschi e dei fascisti mentre stavano arrivando gli americani a "liberare l'Italia". La pace è arrivata ma molti problemi sono rimasti. Secondo l'autore, siamo in un paese allo sbando. I privilegi della "casta" risultano ogni giorno più evidenti e insopportabili, intrecciati all'informazione asservita. È avvenuto una specie di "golpe bianco" da parte della classe dirigente che ha "rubato" il paese ai cittadini, sequestrandolo. Ma sembra sia arrivato il "momento buono", i segnali sono dovunque, da quello clamoroso del "Vaffanculo Day" di Beppe Grillo, alle mobilitazioni di cittadini contro la TAV in Val di Susa, o gli inceneritori e le discariche in Campania; alle proteste dì Vicenza per la base americana, al bubbone di Napoli per un degrado oltre ogni immaginazione ecc. ecc. Attraverso internet, questo "popolo in rivolta" da mille segnali. Giovani e donne, precari, categorie messe da sempre all'angolo, si rendono di nuovo visibili, in piazza, quella reale e quella virtuale del Web. Questo libro è una rassegna sul da farsi, un pamphlet breve e agilissimo in presa diretta sull'Italia che vuole cambiare. Non arriveranno gli americani (per fortuna), si spera che anche solo per disperazione bastino gli italiani. Per dirla con Beha, è arrivato.forse "il momento buono" per partigiani in tempo di pace che scendano dalle loro montagne personali e si impegnino nella società.