Milan Kunc. Tra ready made e ostalgia

Torino, Galleria Giampiero Biasutti, 2004. Opere dal 1994 al 2004. «Di Kunc si apprezza il ricorso al kitsch e alla cultura popolare, agli elementi più triviali e banali del Pop americano che diventa per lui Pop proletario, sovietico, Cattivo Pop. Così il suo "realismo imbarazzante" supera ogni tentativo di fare della pittura un corretto strumento di indagine sociale o critica politica, per affermare l'unica verità che vale: la pittura (che di per sé è un nuovo ready made), il mestiere, i generi rivisitati, i linguaggi del "moderno" passato, e il colore soprattutto, ma anche un nuovo romanticismo chiamato Ostalgia.