Adoniade

Il 1943 è l'anno in cui nasce la Repubblica siriana, ma è anche l'anno in cui, durante un viaggio celebrativo, il presidente Shukri al-Quwatil visita un piccolo villaggio contadino. Lì incontra Alì, un ragazzo di tredici anni che gli regala una poesia. Le parole del ragazzino colpiscono profondamente il presidente, che lo convoca al palazzo. «Voglio andare a scuola» gli dice Alì. «Consideratelo fatto» risponde il presidente. E così Alì Aḥmad Sai'īd Esber, oggi conosciuto come Adonis, riesce a ottenere un'istruzione e a mettere in pratica ciò che il padre gli ha insegnato sulla Letteratura e sulla scrittura. Adonis ama presentare la sua "Adoniade" come un'autobiografa intellettuale e poetica. Attingendo a una tradizione araba pre-islamica, usa la poesia con un fine umanistico di tolleranza e apertura, senza perdere il senso di un lirismo ispirato. "Adoniade" è allo stesso tempo un'epopea che racconta la storia mitica della divinità del rinnovamento, Adone, da cui il poeta ha preso in prestito il nome, e una commovente testimonianza della nostra modernità. Beirut, Damasco, Londra, Shanghai, New York, Efeso, Parigi... tante tappe di un viaggio interiore. Artaud, Baudelaire, Rilke, Rimbaud, Orfeo, Confucio, Omero, Dante... tante guide per una discesa agli inferi di un mondo devastato e per un'elevazione spirituale verso un sogno di luce.