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La Divina Marchesa. Arte e vita di Luisa Casati dalla Belle Époque agli Anni Folli

Motta 24 ore Cultura

A cura di G. Mori e Benzi F.
Venezia, Palazzo Fortuny, 3 Ottobre 2014 - 8 Marzo 2015.
Milano, 2014; ril., pp. 288, 200 ill. col., cm 23,5x28,5.
(Cataloghi di Mostra).

collana: Cataloghi di Mostra

ISBN: 88-6648-223-4 - EAN13: 9788866482239

Soggetto: Collezioni,Fotografia,Oreficeria (Argento, Gemme, Gioielli, Oro),Pittura,Saggi (Arte o Architettura),Scultura,Società e Tradizioni

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1.892 kg


Venezia rievoca la figura e il mito della donna che affascinò d'Annunzio e con le sue follie divenne la musa dei più grandi artisti del tempo da Boldini a Bakst, da Marinetti a Balla, da Man Ray ad Alberto Martini, da Van Dongen a Romain e Brooks. Palazzo Fortuny a Venezia, uno dei "luoghi" più amati dalla Divina Marchesa, sarà la sede della prima mostra interamente dedicata a Luisa Casati Stampa, la donna che a inizio Novecento, fu capace di trasformare se stessa in opera d'arte. L'esposizione, ideata da Daniela Ferretti, curata da Fabio Benzi e Gioia Mori, conta oltre un centinaio opere tra dipinti, disegni, gioielli, sculture, fotografie e abiti provenienti da collezioni private e da musei internazionali. Il percorso della mostra, attraverso continui rimandi, ricostruisce le relazioni sociali e artistiche che attraversarono la vita di Luisa Casati Stampa: dalla gabbia dorata dell'alta società all'incontro con Gabriele d'Annunzio, dalle stravaganze ai travestimenti, alla pratica dell'occulto per arrivare al periodo "futurista" in cui incontra Filippo Tommaso Marinetti e sposa la causa del movimento artistico, promuovendone gli artisti e collezionando le loro opere, per concludersi con la rovina economica e l'esilio nella capitale britannica dove muore il 1 giugno 1957.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci