In miniera cresceva il pane. Lettere dei minatori licenziati dalla Società Monte Amiata dopo l'attentato a Togliatti
C&P Adver Effigi
A cura di Sani G. e Serafini F.
Arcidosso, 2018; br., pp. 264, ill. b/n, cm 12x24.
(Archivi Riemersi).
collana: Archivi Riemersi
ISBN: 88-6433-899-3
- EAN13: 9788864338996
Soggetto: Saggi Storici,Società e Tradizioni
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Italia,Toscana
Testo in:
Peso: 0.65 kg
Il volume, curato da Giuseppe Sani e Francesco Serafini ci introduce con dovizia di documenti e foto alle conseguenze che sul piano sociale ed economico si verificarono ad Abbadia San Salvatore dopo l'attentato a Palmiro Togliatti. Si tratta di un aspetto inedito finora scarsamente indagato dai tanti libri e saggi dedicati all'argomento, che le lettere e le suppliche dei minatori licenziati dalla Società Monte Amiata riportano oggi alla nostra attenzione. L'azienda mercurifera approfittò della repressione scatenata dal ministro dell'Interno Mario Scelba per attuare un pesante e discriminatorio progetto di ristrutturazione industriale. Dalle lettere dei minatori e dei loro familiari emerge, assieme ad uno spaccato sociale di acuta indigenza, anche la tenacia e la dignità di una categoria, i minatori dell'Amiata appunto, che non si vollero rassegnare all'iniquo licenziamento perché nel faticoso e rischioso lavoro in miniera vedevano in ogni caso la loro vita e "crescere il loro pane".