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Editoriale, Marco Dezzi Bardeschi Boito a centocinquant'anni dal suo approdo a Milano (1859) - Camillo Boito: la storia - Boito in viaggio: frammenti di un discorso autobiografico - Gabriella Guarisco Boito, da Parma (1870) a Milano (1872): l'esordio ai congressi - Marco Dezzi Bardeschi Boito a congresso: da Milano (1872) a Torino (1884); Mario Bencivenni Boito e Giuseppe Poggi: trama di una frequentazione intellettuale - Chiara Dezzi Bardeschi Boito e il Restauro Archeologico - Sandro Scarrocchia L'Arte Industriale e il restauro in Camillo Boito; Approfondimenti - Roberto Cassanelli Il Fondo fotografico di Boito all'Accademia di Brera - Marianna Carrera Boito e il suo tempo: la fotografia agli albori del restauro - Ermes Invernizzi Memoria e invenzione in Camillo Boito - Nora Lombardini Boito e i marmi di San Marco a Venezia; L'eredità - Andrea Pane Da Boito a Giovannoni: una difficile eredità - Silvia Perindani Brera, 1912 e 1923: documenti per la Scuola di restauro - Sandro Scarrocchia Brera, 2009: per la Scuola dedicata a Camillo Boito

Camillo Boito è oggi una figura di riferimento nel panorama dell'Italia Unita. Si vuole qui, restituirne la complessità di critico, architetto, studioso e insegnante. I contributi raccolti in questo numero si concentrano - com'è obiettivo prevalente della nostra rivista - sull'attività di Boito come testimone eccellente e principale motore teoretico del rinnovamento della cultura del restauro in Italia, un'attività che naturalmente trova il suo principale lievito critico nelle allargate palestre, da lui frequentate sempre con grande successo, dei Congressi nazionali (artistici e tecnici), con i conseguenti auspicati effetti collaterali sul rinnovamento dell'insegnamento, una interminabile crociata, quest'ultima, ancora oggi aperta ed in piena evoluzione sui presupposti da lui stesso fissati che ci pare sia preciso dovere, sia nostro che delle nuove generazioni, di cercare almeno di non ignorare