Aspetterò il mattino. La rivolta del ghetto di Varsavia nelle parole dell'ultimo sopravvissuto

Quando, nella primavera 1943, i nazisti decisero di distruggere il ghetto di Varsavia, qualche centinaio di ebrei insorse per opporre un'ultima resistenza: scelsero di morire combattendo, con una piccola speranza di salvezza, invece di andare incontro a morte certa nei campi di sterminio. Privi di armi, addestramento militare o appoggi esterni, questi giovanissimi combattenti riuscirono a bloccare i tedeschi per quasi un mese. Dopo la sconfitta, mentre il ghetto veniva raso al suolo, i sopravvissuti furono tratti in salvo da uno dei capi della rivolta, il diciannovenne Simha Rotem, detto Kazik. Questo libro raccoglie le sue memorie di guerra, dall'organizzazione in clandestinità agli orrori della battaglia, dal rocambolesco salvataggio dei sopravvissuti fino al ritorno a Varsavia per vederla liberata dall'esercito sovietico.