L'Amore nel Fiume del Tempo

Giuseppe Amico nasce nel 1952 a San Cataldo (CL), nel cuore della Sicilia profonda. Nella sua infanzia, la vita scorre semplice e serena, In un mondo antico dove si incontrano miseria, dignità, semplicità e rispetto delle persone, in un ambiente pulito e incontaminato dove molto spazio è lasciato alla fantasia, ai sogni e agli aquiloni. All'Università di Firenze è allievo del professore e poeta Mario Luzi; dopo la Laurea, continua la sua formazione, a livello poetico e artistico, nei centri culturali di Londra. In seguito, dopo un periodo trascorso in diversi paesi europei, tra cui Danimarca, Inghilterra e Francia, Giuseppe fa ritorno in Italia, dove abbraccia, a Torino, la professione di insegnante. La sua produzione poetica è molteplice e include situazioni e temi vari che alimentano l'aspirazione ad abbattere i vecchi equilibri sociali e culturali. Il poeta affida alla poesia il compito di rigenerare l'animo umano, fornendo gli strumenti culturali capaci di capire e modificare la presente situazione storica ed economica. Nell'opposizione alla morale e alla cultura ipocrita del mondo borghese, la poesia diventa uno dei pochi strumenti per evadere dalle miserie del quotidiano e raggiungere l'assoluto, l'ineffabile, il mondo possibile che si nasconde nel futuro. Nella sua opera viene celebrata la complessità della vita, con le sue sfaccettature, la sua dolcezza, le sue bellezze, le sue sofferenze che si trovano nella natura umana con lo sguardo verso il tempo che scorre in modo semplice e con la delicatezza che si abbandona alla nostalgia. L'autore ha partecipato al premio Il Federiciano 2018, al IV Premio Internazionale Salvatore Quasimodo 2018, al premio Il Paese della Poesia 2018. Pubblicazioni e collaborazioni recenti: Parole in fuga - Poeti del nuovo millennio a confronto 2018 nel volume "Alisei"; "Enciclopedia dei poeti italiani contemporanei 2019"; "Alessandro Quasimodo legge i poeti italiani contemporanei 2019" e "Enciclopedia dei poeti italiani contemporanei 2020". Con la prefazione di Francesco Gazzè