Le donne nel regime fascista

Se confrontato con la Germania nazionalsocialista, il trattamento che Mussolini riservò alle donne può apparire quasi benevolo. Attenuata dall'opposizione della Chiesa cattolica, l'eugenetica fascista, almeno fino alla fine degli anni Trenta, non fu mai oggetto di discussione ufficiale negli organi dello Stato. Tuttavia, le leggi volte a relegare la donna al focolare domestico e la pubblica esaltazione della maternità a sostegno della forza della nazione furono sufficientemente simili da consentire di parlare di una comune politica fascista nei confronti del sesso femminile. Attraverso tre prospettive di analisi - come la dittatura di Mussolini è stata vissuta dalle donne, come ne ha gestito l'ingresso nella società di massa e qual è stato l'impatto delle politiche fasciste nella definizione dei rapporti di genere - l'autrice fornisce una sintesi delle varie forme di ingerenza dello Stato nei costumi e nei comportamenti sessuali e offre al contempo una personale interpretazione della vita delle donne durante il regime. Ponendo problemi, sollecitando confronti e stimolando ricerche, Victoria de Grazia ripercorre il lungo viaggio di donne che sono state sia vittime della dittatura e del patriarcato sia attrici e soggetti storici.