L'incanto di lotto

La grande retrospettiva romana di Lorenzo Lotto alle Scuderie del Quirinale che si inaugurerà la prossima primavera offre a Marco Vallora - lettore eccentrico, nutrito di letture warburghiane, oltre che critico autorevole e sottile - l'opportunità di osare un viaggio nell'irrequietezza biografica del grande artista e nel suo immenso corpus pittorico, così poco capito dai suoi contemporanei, tutti rivolti ai fasti e ai trionfi di Raffaello, di Tiziano, di Michelangelo.
Un viaggio che si avvale di un importante corpus di documenti e di testimonianze.
La Vita del Vasari, in primo luogo; poi il meticolosissimo Libro delle spese, dove il pittore annota caparbiamente ogni elemento del suo contrastato mercimonio con il mondo; le sue sgrammaticate ma illuminanti lettere ai pochi amici della sua modesta carriera, e infine la perfida lettera dell'Aretino, amico di Tiziano, che lo umilia mentre lo incensa. Tutto questo accompagna, in appendice, il "viaggio" di Marco Vallora entro il mondo di Lorenzo Lotto, "omo come il pane buono, come la virtù virtuoso ", che dipinse in modo "tanto divino quanto modesto e umile".
Ricordiamo che in Carte d'artisti è disponibile il Lorenzo Lotto di Bernard Berenson.