L'amico extraterrestre

Igor è un bimbo orfano e cresce in un orfanotrofio a Plovdiv, in Bulgaria. Kriptiko, invece, è un bimbo venuto da un altro pianeta, per studiare l'umanità in uno dei numerosi "viaggi di perlustrazione" che da tempo i suoi simili compiono sulla nostra terra. Questa storia narra di una tenera amicizia tra un bimbo alieno e un bimbo terrestre. Amicizia che porterà Igor a scoprire cose mai neppure immaginate, che lo porterà a riflettere molto sul concetto stesso di Dio, dell'umanità e dell'aura di tristezza che oggi ci attanaglia più che mai. Questa incantevole storia è semplicemente un racconto fantasy. Ma, per molti versi, potrebbe anche non esserlo.
"La fantasia è l'essenza della realtà, in tutte le sue forme. Essa, infatti, è l'origine della nostra realtà, in tutte le sue manifestazioni. Quello che abbiamo oggi, i nostri agi, il nostro stile di vita, le nostre conquiste fisiche e mentali, lo dobbiamo ad uomini fantasiosi, che hanno creduto in quello che facevano e che magari in un primo momento sono stati presi come visionari. Come pazzi.
Uomini che hanno lavorato imperterriti e hanno trasformato ciò che poteva essere oggetto di scherno e di derisione in pura e semplice realtà, cambiando così il corso delle cose e dell'umanità.
Guai ad uccidere la fantasia! In questo modo uccideremo realmente l'umanità..."