L'ultima fuga
Caivano, 2025; paperback, pp. 106, cm 15x21.
ISBN: 88-3343-847-3
- EAN13: 9788833438474
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Venti racconti avvincenti da leggere tutti d'un fiato. Personaggi principali in conflitto con la società, con se stessi o con un destino infausto che ne segna ineluttabilmente l'esistenza. In Quello strano brusio il protagonista traccia un bilancio sconfortante della sua vita, comparando quel che avrebbe potuto realizzare se avesse seguito la passione giovanile per la poesia con ciò cui lo ha condotto il suo sfrenato arrivismo. In Fuochi d'artificio domina un personaggio stralunato, giunto non si sa da dove, che si perde nell'incanto dei fuochi artificiali: ben presto si trasforma in un abilissimo pirotecnico e si mette alla ricerca della "batteria perfetta". Manon, grazie al lungo flashback di un manoscritto pazientemente interpretato e rielaborato dalla narratrice, ripercorre la vita avventurosa e triste di una prostituta tra Salento e Francia. La fòcara di santa Lucia è un racconto corale che si nutre dell'agonismo tra due rioni nella gara per il falò più grande in onore di santa Lucia, illuminato dal sentimento religioso che culmina nel rito, magico e un po' pagano, dei tizzoni "sacri" portati a casa nei bracieri. Vigilia si incentra sul contrasto tra il clima di festa di una famiglia riunita il 24 dicembre nella casa della vecchia madre vedova e il dolore faticosamente mascherato della sorella dell'io narrante per la relazione del marito architetto con una sua praticante: mentre il protagonista trattiene faticosamente sdegno e ira per non addolorare la madre, le campane annunciano la nascita del Salvatore. I mali che affliggono la nostra società attraversano diversi racconti: droga (Filomemena), razzismo e bullismo (Nero), femminicidio (Insopportabile), inquinamento (Un Natale... coi fiocchi), usura (A strozzo). Il racconto che dà il titolo al libro, L'ultima fuga, è incentrato sulla figura fosca di un capo carbonaro particolare, un prete scellerato lussurioso e omicida, la cui torbida esistenza viene rapidamente rievocata dallo stesso mentre, nascosto, attende il calar delle tenebre per sfuggire alla morsa della polizia borbonica che si stringe su di lui inesorabilmente. Anche i racconti ambientati, in tutto o in parte, nel Salento travalicano ogni limite territoriale e, al pari degli altri, si collocano in una dimensione spazio-temporale di vasto respiro. Racconti come tessere di un mosaico tutto da decifrare. Una rappresentazione della vita e della Storia dove si incrociano bellezze e brutture del nostro tempo, ansie, paure, illusioni e delusioni, dubbi e certezze, queste ultime probabilmente infondate ma avvertite come autenticamente vere, in una dimensione onirica segnata dall'indeterminatezza, dal sogno e dalla speranza.