Prostituzione e sanità ad Arezzo. Il sifilicomio degli «Spedali Riuniti» 1863-1888

A metà del diciannovesimo secolo la paura della sifilide sconvolge l'Europa. Incapace di bloccarne la diffusione, il potere politico
emana leggi per controllare nei minimi particolari la vita delle prostitute, accusate dall'opinione pubblica di costituire il principale veicolo
di trasmissione del morbo. Ad Arezzo, queste donne, vengono curate e recluse nel locale ospedale, in un locale appositamente destinato a sifilicomio, rimasto attivo dal 1863 al 1888. Con uno stile sobrio, con una documentazione fitta ed esauriente, l'autore getta luce, attraverso la ricostruzione di un caso di studio, sui complessi processi della formazione dello stato italiano nella sua dialettica tra
centro e periferia.