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Accidia e melanconia. Studio storico-fenomenologico su fonti cristiane dell'antico testamento a Tommaso D'Aquino

Franco Angeli

Milano, 2009; paperback, pp. 112.
(Critica Letteraria e Linguistica. 72).

series: Critica Letteraria e Linguistica

ISBN: 88-568-1652-0 - EAN13: 9788856816525

Languages:  italian text  

Weight: 0.2 kg


L'accidia non è pigrizia, non è indifferenza. In particolare, in letteratura come nei classici studi sull'argomento (si pensi a Saturno e la melanconia di Klibansky, Saxl e Panowsky o a Stanze di Giorgio Agamben) l'accidia viene a trovarsi in rapporto spesso conturbante con la melanconia, e talvolta a essere identificata con essa, o con una sua specie. Ma l'accidia non è melanconia, come non è disperazione: la ricostruzione della storia dell'idea di accidia proposta in questo libro offre una prospettiva originale sul rapporto che lega, o piuttosto distingue, tali passioni. L'autore torna a considerare le prime apparizioni della parola nell'Antico Testamento, interviene per la prima volta sull'accidia attribuita a Cristo nella più antica versione latina del Vangelo di Marco e, soprattutto, discute sistematicamente del rapporto dell'accidia - intesa infine come vizio dalla teologia morale - con la tristitia in primo luogo (inclusa nel più antico catalogo di vizi capitali e scomparsa appena prima di san Tommaso d'Aquino) e, secondariamente, con la teoria dei quattro umori e temperamenti della medicina antica e medievale, le cui suggestioni sul pensiero morale cristiano sembrano aver lasciato tracce precocissime già in Gregorio Magno.

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