Drive Different. Dall'Austerity alla mobilità del futuro

Cinquanta anni fa, l'Italia passava dal boom economico all'austerità.
Una guerra non lontana toccò il Paese da vicino, e scatenò la prima, vera crisi petrolifera dell'Occidente. Venne proibito l'uso delle auto la domenica, si abbassarono i termostati nelle case, l'illuminazione nelle strade, i limiti di velocità. Negozi, cinema e teatri chiusero i battenti a mezza sera. Era arrivata l'Austerity.
Drive Different si apre nel ricordo di quei mesi di sorprendenti disagi, fra incertezza, ottimismo e fantasiosi rimedi. Continua con ciò che accadde quando il prezzo del petrolio tornò più o meno nei ranghi (ma non la stabilità in Medio Oriente, né la dipendenza dai paesi produttori) e quasi tutto ricominciò come prima.
Tra lezioni imparate e occasioni perdute, il percorso ci porta ai nostri giorni in cui un'altra guerra, ben più tragica, minaccia le riserve energetiche e insieme la stabilità militare, politica ed economica dell'intero pianeta. L'equilibrio ambientale della Terra si incrina e a luglio 2023 l'ONU ha dichiarato che l'innalzamento termico è ormai "fuori controllo".
Tutto il mondo passa dall'Austerity all'obiettivo della sostenibilità, con i trasporti chiamati a fornire le risposte più urgenti. Con l'automobile che deve così compiere scelte epocali.
Dove sta andando, allora, il futuro dell'auto? E come si può delineare il contesto articolato, che lo circonda? A queste domande cerca di dare una risposta la seconda parte del progetto che inquadra il presente della mobilità e prova a tracciare scenari futuri, con l'aiuto dei massimi esperti quali i ricercatori del Politecnico di Torino e del MIT di Boston