Trattato de la vita sobria

L'ideale della vita sobria, improntata alla moderazione, sem-plicità e vicinanza alla natura è antica almeno quanto la vita cittadina che ne è il bersaglio, con le sue mollezze, raffinatezze e sprechi: dai Greci ai Romani, da San Francesco all'attuale moda della semplicità di origine americana, sono sempre state - come ci ricorda ironicamente Rigoni Stern - le classi agiate ad avere nostalgia della vita dei poveri, o meglio dei semplici.
Non fa eccezione questo breve trattato - qui riproposto dalla prima edizione - di Luigi (Alvise) Cornaro, nobile vene-ziano e valente architetto, che racconta con spirito e molto buon senso come da una vita di «crapula», cioè di bagordi, si sia convertito alla sobrietà e grazie ad essa sia arrivato in buona salute e lucido di mente all'allora tardissima età di ottant'anni.