Stefano Siglienti fra azionismo e resistenza

Stefano Siglienti è senza dubbio una delle figure più importanti e influenti della storia economica e finanziaria del Novecento, per oltre venticinque anni a capo dell'Istituto Mobiliare Italiano, dell'Associa- zione Bancaria Italiana e di Assicredito.
Se unanimemente riconosciuto è il suo ruolo di operatore economico nel secondo dopoguerra, non lo è altrettanto quello degli anni prece- denti, che lo videro protagonista delle vicende del Partito d'Azione e della Resistenza romana, e che gli costarono l'arresto da parte delle SS nel novembre 1943.
Questa ricerca analizza le esperienze e il percorso politico del giovane Siglienti, dall'eredità della Grande Guerra a "Giustizia e Libertà", fino al contributo dato nella delicata fase di passaggio verso un governo democratico, in veste di Ministro delle Finanze nel secondo gover- no Bonomi e di presidente della Commissione Finanze e Tesoro della Consulta Nazionale. Sullo sfondo, l'amore per la sua terra, la Sardegna, e un complesso intreccio di rapporti sociali, di amicizie, di legami fami- liari che molto influirono sulla sua formazione e quindi sulle scelte all'interno delle istituzioni che successivamente fu chiamato a dirigere.
Corredata da un saggio di Maria Grazia Cadoni, una ricca selezione di documenti e foto private restituisce un inedito "ritratto di famiglia";
completano il volume un ampio carteggio giovanile e parte delle memo- rie scritte da Ines Berlinguer, moglie di Stefano e coprotagonista delle vicende che qui sono narrate.