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Giuseppe Puglia il Bastaro. Il naturalismo classicizzato nella Roma di Urbano VIII

Presentazione di Erich Schleier.
San Casciano V.P., 2013; br., cm 21x28.

prezzo di copertina: € 77.00

Giuseppe Puglia il Bastaro. Il naturalismo classicizzato nella Roma di Urbano VIII

Costo totale: € 77.00 € 127.00 aggiungi al carrello carrello

Libri compresi nell'offerta:

Giuseppe Puglia il Bastaro. Il naturalismo classicizzato nella Roma di Urbano VIII

Presentazione di Erich Schleier.
San Casciano V.P., 2013; br., cm 21x28.

OMAGGIO (prezzo di copertina: € 77.00)

Giuseppe Puglia il Bastaro. Il naturalismo classicizzato nella Roma di Urbano VIII

Pinacoteca Vaticana. Nella pittura l'espressione del messaggio divino, nella luce la radice della creazione pittorica

Milano, 1992; ril., pp. 471, ill. col., tavv. col., cm 33x30,5.

OMAGGIO (prezzo di copertina: € 50.00)

Pinacoteca Vaticana. Nella pittura l'espressione del messaggio divino, nella luce la radice della creazione pittorica

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Pena e retribuzione: la riconciliazione tradita. Sul rapporto fra cristianesimo e pena

Giuffrè Editore

A cura di Eusebi L.
Milano, 1987; br., pp. XIX-176.
(Criminologia, pol. criminale, dir. penale).

collana: Criminologia, pol. criminale, dir. penale

ISBN: 88-14-20533-7 - EAN13: 9788814205330

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.84 kg


La discussione sul significato della pena è di grande attualità. Rispetto alla domanda di retribuzione, espiazione ed intimidazione emerge l'esigenza della risocializzazione, vale a dire del reinserimento del condannato nella società. La coscienza civile oscilla fra la soddisfazione emotiva per la punizione, il meccanismo proiettivo del capro espiatorio, la fiducia nell'efficacia di sanzioni il più possibile dure e, d'altro lato, il riconoscimento (spesso poco convinto) della necessità di un aiuto sociale per chi venga punito. Nonostante recenti leggi penali e penitenziarie, improntate in senso risocializzativo, il condannato o chi abbia già scontato una pena è tuttora respinto. Il concetto di retribuzione continua a caratterizzare il pensiero e soprattutto la condotta di molti cittadini - ed in particolare di molti cristiani. Questi provano talora notevole disagio verso le nuove tendenze dell'esecuzione penale: esse non pongono forse in discussione risposte classiche, anzi pilastri dell'etica punitiva cristiana? Si impone dunque la questione di principio relativa al significato della pena dal punto di vista cristiano, questione che precede quella di una consequenziale esecuzione delle sanzioni. L'autore enuclea il principio della riconciliazione come motivo biblico centrale per una fondazione della pena. Esige perciò il distacco dall'idea (fallimentare) di retribuzione: questa non può richiamarsi alla Bibbia (e neppure al Dio che punisce dell'Antico Testamento). Secondo la Bibbia, piuttosto, senso e legittimazione di qualsiasi punizione è solo l'aiuto sociale, il reinserimento nella comunità. Tale revisione di tradizionali posizioni cristiane offre un costruttivo contributo teologico alla disputa sulla fondazione e sull'esecuzione della pena.

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