L'usanza del paese

Intelligente e spregiudicata, Undine Spragg nasconde dietro la sua bellezza un animo egoista, gusti volgari e un'ambizione sfrenata. Assecondata in tutti i suoi capricci dalla famiglia che appartiene al ceto dei "nuovi ricchi", è decisa a sfruttare le uniche armi che una donna agli inizi del Novecento ha a disposizione per arrivare in cima alla scala sociale: il fascino e il matrimonio. A New York, dove si è trasferita dal nativo Midwest, le nozze con Ralph Marwell, uomo colto e sensibile, le aprono le porte dell'aristocrazia cittadina ma non le assicurano la ricchezza e il lusso a cui aspira. Anche il successivo matrimonio a Parigi con il marchese de Chelles, che la costringe a una vita ritirata nel castello di famiglia, non può che lasciarla insoddisfatta. Non le resta che tornare negli Stati Uniti e ripiegare su Elmer Moffat, il suo amore giovanile, «che parla la sua lingua e condivide i suoi valori», e che ricco e ambizioso si è fatto strada nel mondo degli affari. Scrittrice prolifica di racconti e romanzi di costume, abile nel tratteggiare personaggi e psicologie femminili, Edith Wharton delinea in questo romanzo un affresco della società americana del primo Novecento segnata dallo scontro tra i vecchi valori della decadente aristocrazia e le nuove parole d'ordine dei ceti emergenti che incarnano alla perfezione l'"usanza del paese": perseguire con ogni mezzo il successo e la ricchezza.