Ricerca sull'Incremento dell'Agire delle Risorse Umane in Aeronautica Militare: Stimoli e Motivazioni del Personale Civile

L'importanza delle Relazioni Umane è caratterizzata dalla capacità di incontro e da una concezione del lavoro basata su un rapporto costante: ciò plasma la capacità dell'agire individuale e collettivo.
Con questa opera vedremo anche di cogliere importanti aspetti per consentire al Personale Civile dell'Aeronautica Militare di esprimersi al meglio e generare in questo modo un futuro teso a valorizzare la loro posizione.

Introduzione

Indi la valle, come il dì fu spento, da Pratomagno al gran gioco coperse di nebbia, e il ciel di sopra fece intento si che'l pregno aere in acqua si converse: la pioggia cadde, ed ai fossati venne di lei ciò che la terra non sofferse;
e come a' rivi grandi si convenne, ver' lo fiume real tanto veloce sì ruinò, che nulla la ritenne.

ALIGHIERI D. - Purgatorio-Canto V, 115-123

In questi versi del Purgatorio vediamo la moltitudine di spiriti, incontrati dai Poeti (Virgilio e Dante), i quali si riversano nel fiume dell'Arno ma dobbiamo tenere bene in considerazione il perché avviene tutto questo. I versi sono scritti in Dolce Stilnovo che riesce a spiegare bene il contenuto di questa opera che prende come riferimento il Personale Civile dell'Aeronautica Militare. Arriviamo infatti, come esempio, al Rinascimento e cioè il periodo durante il quale l'ispirazione nasce dall'amore, in questo caso l'amore per il proprio Lavoro. Il concetto più importante che unisce i Poeti è quello di nobiltà chiamato "gentilezza", richiamando la nobiltà di cuore, cioè interiore contrapposta a quella di sangue o di eredità. I Poeti vogliono ascendere dalla gerarchia sociale, ed è così possibile mettere in evidenza anche oggi che tutti possono essere dotati di un cuore gentile, cioè nobile da un punto di vista spirituale e pronto comunque a un lavoro eccezionale pur non essendo al vertice gerarchico. L'importanza delle Relazioni Umane è caratterizzata dalla capacità di incontro e da una concezione del lavoro basata su un rapporto costante: ciò plasma la capacità dell'agire individuale e collettivo.
Con questa opera vedremo anche di cogliere importanti aspetti per consentire al Personale Civile dell'Aeronautica Militare di esprimersi al meglio e generare in questo modo un futuro teso a valorizzare la loro posizione. In seguito a continui cambiamenti, tipici dell'era iper tecnologica, si è andati verso una progressiva disumanizzazione dell'esistenza e una perdita della capacità di agire. Le Politiche Attive del Lavoro (PAL) hanno come obiettivo il miglioramento del capitale umano con lo scopo di garantire e mantenere le condizioni più favorevoli per il lavoro, sono interventi (servizi e misure) a beneficio del mercato del lavoro, finalizzati a promuovere l'occupazione, inserimento e re-inserimento lavorativo e l'occupabilità dei soggetti che sono in cerca di lavoro, hanno, inoltre, lo scopo di creare nuova occupazione e intervenire in via preventiva sulla disoccupazione. I capi saldi delle politiche attive sono nella centralità della persona, nella libera scelta dell'erogatore ed è fondamentale il sistema informativo.
I principi delle politiche attive sono 3: formare, connettere e sostenere. Cominciamo il nostro percorso (come descritto da Dante) dalla "valle" e quindi della Storia, attraverso cui riusciamo a vedere che l'intensificazione del lavoro punta al miglioramento dell'individuo, della sua capacità di agire e della sua autostima. Con il passare degli anni si afferma un'idea di lavoro non più come esecuzione, magari servile, ma come realizzazione di sé che è conseguenza dell'azione creativa individuale. Partendo dai primi decenni dell'unità d'Italia (1861), in cui le difficili condizioni economiche del paese generavano una povertà estremamente diffusa al nord come al sud portando a una grande emigrazione dovuta a un'agricoltura basata in gran parte su l'autoproduzione e l'autoconsumo e un equilibrio agricolo-commerciale formato con molte materie prime e pochi manufatti, si sono susseguite varie vicende storiche: - Lavoro e relazioni di lavoro nell'Italia agricola e arretrata (1861-1945);
- Nell'Italia della grande trasformazione (1951-1985);
- Nell'Italia di oggi (1985-2017).
Ci sono state azioni realizzate dalle due grandi opposizioni popolari: la socialista ("leghe rosse") e la cattolico-sociale ("leghe bianche"). Queste azioni realizzano cooperative di ogni tipologia inerenti al consumo, produzione, lavoro, assistenza e fornendo anche scuole popolari, stampa locale, convegni di studio e denuncia, esperienze di formazione professionale portando quindi alla formazione di leghe di resistenza e primi sindacati nazionali che si raccoglievano nel 1906 nella CGIL "rossa" e nel 1918 nella CIL "bianca". In seguito al termine della prima guerra mondiale si istaura il ventennio fascista (1922-1943) la cui organizzazione aveva le seguenti caratteristiche: STATALISMO "Tutto nello Stato, niente fuori dallo stato, nulla contro lo Stato" (Muss. 28.10.1925).
WELFARE Creazione di Inps, Inail, Inam, Dopolavoro, Enti assistenziali di varia natura.
PUBBLICO Opera Balilla per la gioventù.
AUTARCHIA Veniva difeso oltremodo il valore della lira, avviando grandi lavori pubblici (come le Bonifiche) per assorbire i tanti disoccupati.
NAZIONALISMO Una politica estera aggressiva.

Durante il fascismo la caratteristica del Lavoro era che esisteva un unico sindacato unitario di Stato cui l'iscrizione era obbligatoria, i funzionari non erano eletti ma nominati, ed era formato da una organizzazione specializzata per ogni settore (sdoganamento) dove si firmava un Contratto nazionale (Ccnl). Gli scioperi erano illegali e l'arbitrato obbligatorio. Venne istituita la "Camera dei fasci e delle corporazioni" in cui erano presenti tutti i mestieri, i lavori, i settori della società italiana.
Arriviamo ora "sull'appenino" e vediamo che dopo la caduta del fascismo (1943), i sindacati di Stato sono stati sciolti e sono stati istituiti le Commissioni Interne che sono organismi eletti dai lavoratori non sindacali. Il 4 giugno 1944 nasceva la Confederazione Generale Italiana del Lavoro-CGIL. In seguito nacque la FIL nel 1949 e nel 1950 la CISL e UIL. Nel 1951 iniziava un grande "Miracolo economico" italiano (1951-1973) che aveva come centro della crescita il "triangolo industriale" del Nord-Ovest (MI-TO-GE).
Tra il 1968 e il 1973 vi è un grande conflitto sociale (rivolte studentesche 1968) e conflittualità nelle aziende con l'unità sindacale tra Consigli di fabbrica e Federazione CGIL CISL UIL.
Di fronte alla gravità delle situazioni, internazionali e nazionali, si cercano vie d'uscita per la ripresa: dopo l'autunno 1973 con la crisi petrolifera ed economica mondiale in Italia abbiamo, per frenare il conflitto, il punto unico di Scala mobile: l'accordo Lama-Agnelli a cui segue nel 1978 l'assemblea dell'Eur che aveva come interrogativo la modernizzazione salariale e la lotta sindacale al terrorismo. La fine dell'unità sindacale organizzativa del 1984 facendo restare salde solo le unità nazionali, segue la vertenza costo del lavoro, dal lodo Scotti all'accordo separato di S. Valentino, al decreto Craxi al Referendum con vittoria dei NO.
Tra il 1985 e il 1991 le imprese riprendono a produrre e a occupare facendo partire il secondo miracolo economico italiano avendo come protagonisti le piccole e medie imprese. Non si parla più di "triangolo industriale" ma i protagonisti nuovi sono il Veneto e la costa adriatica, distretti industriali e Made in Italy (produzione di qualità). Con la concertazione "triangolare": sindacati, imprese e governi negoziano tra loro le politiche economiche e sociali, viene varata la legge sullo sciopero (1990) e accordo sulle RSU (1991). Nel 1996 l'Europa emana nuove leggi su lavoro-welfare cercando di rispondere a questa sfida con scarsi risultati, con l'avvento dell'Euro si crea un'instabilità politica che indebolisce il paese. Nel 2008 la crisi finanziaria americana si espande in Italia con sofferenze sociali e calo dei consumi, le restrizioni di bilancio (chieste da Bruxelles) e le rigidità dell'Euro non aiutano e nel 2009 la CGIL non firma un accordo imprese/sindacati per la produttività ma nel 2013 per la prima volta in Italia viene delineata una piattaforma unitaria CGIL CISL e UIL su obiettivi comuni quali il rapporto salari/produttività, decentramento contrattuale e partecipazione. Il governo non partecipa alla trattativa (METODO BILATERALE dove i lavoratori e i dirigenti ragionano insieme per cooperare, non triangolare) ma aiuta con leggi ad hoc. Gli enti bilaterali sono tutte associazioni normali, come un'associazione culturale ma serve la Bilateralità delle due parti che devono aver sottoscritto entrambi un contratto collettivo. Un'area importante all'interno della bilateralità è il welfare, un concetto nuovo che in seguito alla firma del contratto collettivo il lavoratore riceve benefici che possono migliorare la sua condizione di vita stabilendo che il Capo faccia qualcosa di più per la tutela della salute, curare la famiglia, avere opportunità di crescita e non basta solo lo stipendio. Dare ai cittadini la possibilità di esprimere i propri talenti si fa trarre beneficio anche alla nazione: pensiamo alle borse di studio, agevolazioni per le vacanze, facilitazioni per seguire corsi, sono tutte strategie di welfare in favore dei lavoratori, è un diritto come quello della retribuzione e quindi previsto. Per questo facciamo riferimento all'articolo 39 della Costituzione la quale sancisce che la rappresentanza sindacale è libera. Le due parti del lavoro possono e devono lavorare insieme per erogare servizi, con la legge 236/1993 "Patto per il Lavoro" si afferma che due parti in contrasto tra loro ora devono lavorare insieme per erogare servizi. Nella storia poi ci sono diverse crescite fino ad arrivare agli anni 2000 dove troviamo, quale punto cardine, LA BILATERALITÀ NEL D.LGS. 276 del 2003 che dà attuazione alla legge 30 (più conosciuta come Legge Biagi).
Arrivati ora "sull'Arno" vediamo che l'organizzazione è l'insieme di processi attraverso cui organi, apparati e strutture si formano, si sviluppano, si differenziano e si coordinano così da costituire un organismo vivente.
Per quanta riguarda un'organizzazione formale, in questo caso l'Aeronautica Militare Italiana, gli elementi fondamentali sono costituiti da un insieme di risorse umane che interagiscono tra loro secondo obiettivi prescritti, sulla base di una divisione di ruoli e compiti per il raggiungimento di risultati predefiniti. Le risorse umane costituiscono un fattore decisivo per il successo aziendale. Il loro pieno coinvolgimento consente di mettere in evidenza le loro qualità e puntare sulle loro potenzialità; ciò rende ancora più stabile e solido un vantaggio organizzativo che perduri nel tempo.
Il presente lavoro, sintetizza un progetto di ricerca-sviluppo che è stato possibile realizzare in seguito agli insegnamenti dell'ottava edizione del Master di II Livello in Politiche Attive di Direzione e Gestione delle Risorse Umane seguito presso la "Link Campus University" e si pone come obiettivo di coniugare l'utilizzo dei contenuti appresi durante il percorso formativo usandoli per la rilettura di un'esperienza maturata a capo di due Sezioni dell'Aeronautica Militare presso il Centro di Formazione Aviation English. Vedremo come vengono incentivati e viene valorizzata la formazione mettendo a disposizione di tutti vari corsi e la possibilità di accedere alla biblioteca e ad altre attività, perché oggi le Forze Armate dispongono di un organico molto vasto che comprende anche Personale Civile il quale, anche non svolgendo attività operative, è comunque un tassello importante che viene incentivato allo sviluppo al fine di rendere più forte e mantenere in sintonia tutta l'organizzazione.
L'opera è organizzata in 4 capitoli: nel primo capitolo si esaminano le principali fasi e dimensioni del rapporto andando a studiare l'inserimento e la realizzazione del gruppo di lavoro. Nel secondo capitolo, di impronta storica, si concentra sulle nozioni politiche del lavoro analizzando quei concetti che, in qualsiasi Organizzazione o unione di forza Lavoro, sono sempre presenti. Il terzo capitolo tratta del campo di motivazione del personale analizzando i cambiamenti di valutazione negli anni e tutto quello che è fatto per incrementare il Welfare. Il quarto capitolo prende in esame il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto FUNZIONI CENTRALI che si applica a tutto il personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e a tempo determinato dipendente da tutte le amministrazioni del comparto indicate all'art. 3 del CCNQ sulla definizione dei comparti di contrattazione collettiva del 3 agosto 2021 , mettendo in chiaro qual è l'ordinamento professionale, il rapporto di lavoro, le responsabilità disciplinari e il Welfare integrativo arrivando al Contratto Collettivo Nazionale Integrativo, Ministero della Difesa, Triennio 2021-2023.
Da ultimo nel quinto capitolo, la ricerca si concluderà con un approfondimento nel vago (cioè concetti generali) arrivando a gestire l'imprescindibile (cioè sicurezze ferme prive di ampliamenti), cercando di evidenziare quali sono i dubbi, non i problemi, che anche se con ritardo si sta cercando di chiarire. Per i Dipendenti Civili che lavorano in Aeronautica Militare, in questo caso, è importantissimo il tempo. Ci concentreremo dunque nelle conclusioni spiegando quello che questa Ricerca ha chiarito per continuare a valorizzare ed evitare che ci siano disagi. È importante stimolare sempre l'evoluzione dell'impiego del Personale Civile in Aeronautica Militare, recuperando i valori della Cultura e della consapevolezza personale. Si deve dare la possibilità agli individui di divenire persone più arricchite culturalmente e più capaci nelle attività e all'Aeronautica Militare di continuare a costruire luoghi dell'aggregazione e della scoperta della pienezza della condizione umana. Con questo si arriva a fare in modo che gli interessati agiscano in modo consapevole, in armonia con gli altri e con l'ambiente. Saranno poi loro stessi a migliorare, avendo la possibilità di godere appieno il rapporto sociale orientato verso la conoscenza, attraverso l'utilizzo dei mezzi e degli strumenti destinati dall'Organizzazione, non ponendosi limiti di sorta solo perché non Militari. Qui si vede l'incremento della capacità d'agire che non verrà marginalizzata in seguito a una separazione tra il fare (l'esecuzione tecnica) e la consapevolezza e la capacità di costruire relazioni sociali.