La stanza

In una stanza l'ambiente interno evoca emozioni, consente all'inconscio di riaffiorare con le stesse sensazioni provate in passato, può contenere o essere vista come un contenitore. Se contiene, lo sguardo si sposta lungo il perimetro, l'olfatto ne percepisce l'odore. È arredata in uno stile consono ai propri gusti. Alle pareti c'è un dipinto, ritrae il mondo esteriore di alcuni oggetti che rimangono indefiniti e mutevoli. Sono state le decisioni intuitive del pittore a far prendere loro una forma sulla tela e la scelta del titolo non va a identificare il soggetto, ne rappresenta una guida interpretativa. Così il titolo di quest'opera stimola a provare la sensazione di uno spazio interno rischiarato da una fioca luce diffusa. Strati di guazzo sfumati di colori richiamano un'atmosfera di nostalgiche fantasticherie. Forme biomorfiche fluttuano libere sullo sfondo indefinito di una pagina bianca macchiata d'inchiostro. La voce udibile dalla poesia comunica frammenti indiretti di parole, suggerisce la leggerezza di un sorriso man mano che ci si sposta di luogo in luogo. La stanza può collocarsi al di là del tempo e dello spazio. Può essere virtuale o reale. Uno spazio sacro, calmo, dove ci si rifugia appena possibile o dove si accoglie l'altro. La struttura di tipo architettonico della silloge introduce in ambienti conosciuti di routine quotidiana, vuole sdrammatizzare situazioni incresciose, aiutare a osservare la vita da un'altra prospettiva, far sorridere, nonostante le brutture e i problemi assillanti.