Il villaggio di cartone. Diabasis. Un film di Ermanno Olmi

Il volume dedicato all'ultimo film del Maestro Olmi, Il villaggio di cartone, è un'opera che si impone con forza e che arriva diretta alle coscienze del lettore.
Il libro, costituito dai poetici dialoghi scritti da Olmi, dai suoi bozzetti e dalle splendide foto di scena di Kash Gabriele Torsello, vuole rendere un omaggio affettuoso al grande regista.
La vicenda narrata si svolge principalmente in una chiesa. Poche ore dopo la rimozione del grande crocifisso che dall'alto sovrasta i fedeli - primo passo verso la definitiva chiusura della chiesa - fanno la loro comparsa all'interno della chiesa alcuni migranti impauriti in cerca di un rifugio dove ripararsi.
Il regista sottolinea un concetto essenziale: nella chiesa rimasta spoglia di immagini e di simboli, nulla è cambiato. Nonostante la rimozione degli oggetti sacri, tutto si trova comunque al suo posto, come sempre. La casa di Dio è tale perché aperta a chi soffre e il vecchio prete, addolorato per il destino della sua parrocchia e dilaniato dai dubbi che lo hanno accompagnato durante tutta la vita, capisce che la sua missione non è conclusa e che si trova a dover superare un'ulteriore prova, davanti a Dio e davanti agli uomini.
Precedono le immagini, i testi scritti da Laura Boldrini, Portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Claudio Magris e dallo stesso Ermanno Olmi.