Cuore impavido

Celeste ha diciannove anni e vive a Roma, nel quartiere Nomentano; è estroversa, spigliata, spiritosa, ma a volte un po'troppo. Ha costruito un forte legame con il nonno materno, Osvaldo, che abita un piano sopra al suo, e che ha sostituito la figura del padre. Lui, da pochi anni, ha una nuova famiglia e lei soffre ancora il distacco. Studia architettura con molto impegno e si rilassa seguendo un corso di danza moderna insieme alla sua amica Olivia, di origini cinesi; ogni giorno, però, è costretta ad arrangiarsi da sola, con dei genitori molto distratti oltre che separati, e a fare qualche lavoretto per arrotondare: la cameriera in un locale dove suonano i suoi fratelli e la dog sitter con i cani del vicinato. Dante, ventidue anni, vive nel quartiere Coppedé e frequenta il corso di laurea in Economia e Management dell'università Luiss Guido Carli. La madre è morta di leucemia quando aveva diciassette anni, è introverso, silenzioso, poco espansivo, apparentemente scostante; oltre a Camilla, che è segretamente innamorata di lui, ha solo un altro amico, Jacopo, un vecchio compagno del liceo, un totale nerd. Frequenta un corso per comporre colonne sonore. Dalla morte della madre, soffre di una leggera forma di misofobia, la paura del contatto con lo sporco e della contaminazione che ne può derivare, cosa che gli crea dei problemi con gli altri. Per questo motivo, non ha mai avuto una ragazza fin da allora e si è rifiutato di prendere la patente di guida. Celeste conosce Dante alla scuola di danza e musica e decide di dargli una mano, un po' perché ama aiutare gli altri e un po' perché è un gran figo. Un giorno, stila una lista di cose da fare per fargli superare la fobia. Più gli obiettivi vengono spuntati e più i due si sentono attratti l'uno verso l'altra; finché un evento traumatico non sconvolge il loro fragile equilibrio duramente conquistato e a quel punto dovranno fare una scelta: affrontare insieme ciò che sta succedendo, oppure andare ognuno per la propria strada.