400Anni. L'anima del festino di Santa Rosalia fra tradizione e devozione e futuro. Con QR Code

Un avvenimento di straordinaria portata quest'anno segnerà l'estate di Palermo, l'Anniversario numero 400 di una delle Feste patronali più famose d'Italia: il Festino di Santa Rosalia. Gli spettacoli e il percorso del "Carro" hanno il loro culmine la notte del 14 luglio in un percorso dal Palazzo Reale alla Cattedrale sino al mare, all'interno del centro storico terzo tra i più grandi d'Europa e sicuramente il più vetusto e prezioso, dati i suoi tremila anni di vita e la quantità di monumenti della più eterogenea bellezza, segno delle svariate dominazioni subite. Tale percorso, in un mix di religione e di tanto folklore, si celebra dal 1624, anno in cui le spoglie di Rosalia Sinibaldi, ritrovate in una grotta del Monte Pellegrino e racchiuse in un'urna di vetro, vennero portate in processione in coincidenza con l'epidemia di peste che da due mesi mieteva vittime a migliaia e aveva trasformato la città in un lazzaretto. Fu verità o leggenda? Certo è che la peste sparì. Salvo Piparo, con la passione che lo contraddistingue, propone i brani più poetici sulla Santa in tutte le sue declinazioni, dalla devozione alle speranze, dai dolori al cibo, alla "masculiata", fino alla declamazione ritmata in un imponente crescendo, ascoltabile via QR Code, che simula l'ultimo atto dei fuochi d'artificio che a mezzanotte per tradizione chiudono l'evento a bordo mare. Il titolo modifica la sigla più politically correct del gergo palermitano - 800A - in cui tre trattini hanno mutati in 8 la S e in due zeri la U e la C... e che gode comunque di traduzioni in qualsiasi dialetto, in un 400A che la redime trasformando la trivialità del suo doppio nella purificazione arrivata dalla Santuzza che... 400Anni prima era riuscita a liberare la città dalla peste. La piccola edicola votiva inclusa nella confezione rimarrà a chi acquista il libro quale ricordo tangibile di un Anniversario da non dimenticare.