MediterraneoMar ContinenteLiquido. la guerra del pesce

"MediterraneoMar": luogo fisico, ma anche ideale di conciliazione di identità, di incrocio e di condivisione tra popoli, che sana le diversità attraverso un'opera virtuosa ed instancabile, accomunando tutti nella fatica e nel lavoro del mare.
Partendo dall'uomo e dalle sue fragilità, l'autore intende ridestare il dibattito intorno all'atavico problema della "Guerra del pesce", mai affrontato in termini risolutivi, con l'intento di restituire fiducia e sicurezza ad un'area da sempre caratterizzata da forti tensioni sociali e realizza uno studio che trae linfa dalla necessità di interpretare le ragioni di scelte politiche fallimentari del recente passato da parte di istituzioni nazionali e sovranazionali, fornendo loro un contributo per prevenire, gestire e affrontare le controversie in ambito marittimo.
Per questo, analizza anche il ruolo dell'Unione Europea, che ha competenza esclusiva nell'ambito delle relazioni internazionali in materia di pesca e ha, conseguentemente, una grande responsabilità nel concentrare ogni sforzo diretto a costruire un nuovo e moderno approccio economico e sociale per un futuro sostenibile; supportato dagli autori che hanno dibattuto in materia, effettua un excursus storico, passando attraverso il diritto del mare, raccontando i contenziosi tra Italia e Libia (in particolare quello concernente l'area del "Mammellone"), "utilizzando" la figura del pescatore a testimonianza di come un'attività lavorativa possa costituire un modus operandi unico nel suo genere.
L'autore traccia, infine, nuove strade percorribili per il futuro, perché, nel Continente "liquido", cessi di dominare l'instabilità politica a favore della pace e della prosperità in un'ottica di integrazione e di convivenza civile dei popoli.