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Nicola Grassi (1682-1748)

Treviso, 2019; cartonato, pp. 532, ill. b/n e col., tavv. b/n e col., cm 24x30.

prezzo di copertina: € 90.00

Nicola Grassi (1682-1748)

Costo totale: € 90.00 € 240.00 aggiungi al carrello carrello

Libri compresi nell'offerta:

Nicola Grassi (1682-1748)

Treviso, 2019; cartonato, pp. 532, ill. b/n e col., tavv. b/n e col., cm 24x30.

OMAGGIO (prezzo di copertina: € 90.00)

Nicola Grassi (1682-1748)

Carlo Dolci. Complete Catalogue of the Paintings

Testo Inglese.
Firenze, 2015; br., pp. 392, 100 ill. b/n, 186 ill. col., cm 24,5x28,5.

OMAGGIO (prezzo di copertina: € 150.00)

Carlo Dolci. Complete Catalogue of the Paintings

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Emilia Pittrice. Tableuax et dessins bolonais du XVIIème siècle. Dipinti e disegni bolognesi del XVII secolo

Franco Moro

Paris, Galerie Tarantino, 11 dicembre 2007 - 31 gennaio 2008.
Testo Italiano e Francese.
Milano, 2007; br., pp. 118, ill. col., tavv. col., cm 21x27.

collana: Ecce Opus. Contributi e scoperte di storia dell'arte

Soggetto: Arti Grafiche (Disegno, Incisione, Miniatura),Collezioni,Pittura,Saggi (Arte o Architettura)

Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento

Luoghi: Emilia Romagna,Europa

Testo in: testi in  francese, italiano  testi in  francese, italiano  

Peso: 0.54 kg


L'antiquario Antoine Tarantino e lo storico dell'arte Franco Moro, rispettando il tradizionale gusto francese per il classicismo degli artisti bolognesi hanno scelto, per la prima mostra della Galleria Tarantino, a due passi dalla chiesa di Notre Dame de Lorette, di rendere omaggio a questa scuola raggruppando una selezione di opere inedite che attraversano il secolo d'oro del Seicento.
Franco Moro, studioso di pittura italiana e autore di numerose pubblicazioni, è già curatore di altre mostre a Parigi, come quella dedicata al Seicento toscano dello scorso anno, apre il catalogo con un saggio ricco di nuove proposte di opere emiliane mai pubblicate : Passerotti, Scarsellino, Domenichino, Schedoni, Reni, Guercino, Cagnacci, che permettono, oltre all'avanzamento degli studi, l'introduzione alla seconda parte riservata alle opere esposte.

La mostra inizia con la " Resurrezione di Cristo " dello Scarsellino (1550-1620) che propone un cromatismo veneziano che si fonde alla ricerca grafica dei Carracci, rappresentati da disegni di Ludovico (1555-1619) e dei suoi nipoti : Agostino (1557-1602) e Annibale (1560-1609).
Di Ludovico sono anche presentati un luminoso e originale dipinto su rame, fin'ora conosciuto solo attraverso un'incisione, e uno studio qui attribuito per una monumentale " Testa di Vergine Incoronata " derivata dal Correggio.
Attraverso una sensualissima sanguigna femminile ispirata a Pietro Faccini (1575/76-1602), lo studio per una pala d'altare di Mastelletta (1575-1655), una commuovente Santa Maddalena di Giacomo Cavedone ( 1577-1660), e una sanguina del Guercino (1591-1666), sono evocati gli allievi dell'Accademia degli Incamminati, scuola creata a Bologna dai Carracci per insegnare ai giovani artisti lo studio dalla natura, che mise termine al manierismo.

Un sorprendente " Narciso " attribuito a Guido Cagnacci (1601-1663) autentico artista avventuriero dalla personalità eccentrica, una sanguigna di Simone Cantarini (1612-1648), il migliore alunno di Guido Reni. L'immagine di quest'ultimo viene evocata attraverso una versione del celebbre autoritratto eseguita da Giovanni Andrea Sirani (1610-1670), al quale si deve anche il delicato e così tipicamente bolognese " Trionfo di Galatea ".
Questo gusto classico si trova anche bene illustrato dalla " Morte di Cleopatra " del pittore di origine fiamminga Michele Desubleo (1602-1676) e dallo studio di " Testa femminile col turbante " di Lorenzo Pasinelli (1629-1700) di un cromatismo delicato.
Un " Fauno che suona il flauto " di Carlo Cignani (1628-1719) offre un altro aspetto più forte e contrastato.

La mostra si conclude con opere di Marcantonio Franceschini (1648-1729), " Vergine col Bambino ", di Donato Creti (1665-1747) " Fanciullo con la colomba " e di Giuseppe Maria Crespi detto lo Spagnoletto (1665-1747) " Due eremiti ". Ferdinando Galli detto il Bibiena (1657-1743) fornisce un esempio di capriccio architettonico, genere prediletto di questa dinastia di artisti.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci