Italia Cinquanta moda e design. Nascita di uno stile
Gorizia, Palazzo Attems Petzenstein, 21 marzo - 27 agosto 2023.
A cura di Sgubin Raffaella, Carla Cerutti e Enrico Minio Capucci.
Cornuda, 2023; cartonato, pp. 336, ill. col., cm 20x26.
prezzo di copertina: € 33.00
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Libri compresi nell'offerta:
Italia Cinquanta moda e design. Nascita di uno stile
Gorizia, Palazzo Attems Petzenstein, 21 marzo - 27 agosto 2023.
A cura di Sgubin Raffaella, Carla Cerutti e Enrico Minio Capucci.
Cornuda, 2023; cartonato, pp. 336, ill. col., cm 20x26.
OMAGGIO (prezzo di copertina: € 33.00)
Parodie del design. Scritti critici e polemici
Torino, 2008; br., pp. 94, 8 ill. b/n, cm 12,5x19,5.
OMAGGIO (prezzo di copertina: € 12.00)
Moda e modi. Stile e costume in Italia 1900-1960
Arezzo, Basilica di San Francesco, 24 marzo - 4 novembre 2018.
Roma, 2018; br., pp. 96, ill. col., cm 21,5x21,5.
OMAGGIO (prezzo di copertina: € 25.00)
Gli italiani e la moda. 1860-1960
Stra, Museo Nazionale di Villa Pisani, 8 aprile - 1 novembre 2017.
A cura di Alberto Manodori Sagredo.
Roma, 2017; br., pp. 94, ill. b/n, cm 16x23.
OMAGGIO (prezzo di copertina: € 15.00)
Vincenzo Balsamo. Tracce Universali. ARTE. Gennaio 2008
Editoriale Giorgio Mondadori
Massa Marittima, Palazzo dell'Abbondanza, 18 gennaio - 24 febbraio 2008.
Milano, 2008; br., pp. 69, ill. b/n e col., cm 13x19.
Soggetto: Pittura e Disegno - Monografie
Periodo: 1960- Contemporaneo
Luoghi: Nessun Luogo
Testo in:
Peso: 0.14 kg
Nel suo lungo iter artistico dopo aver indagato in modi differenti luce, materia e superfici, Vincenzo Balsamo è arrivato a creare un complesso sistema di tracce, colori e simboli più o meno comuni attraverso il passaggio dalla rappresentazione di un mondo naturale a quella di un sistema essenziale, fatto di grafismi e semplicità strutturali, dove si esalta la naturale tensione umana ad arrivare all'essenza delle cose. Svincolatosi da ogni complessità plastica, Balsamo ha dato libero sfogo all'innata propensione umana di semplificare le forme per giungere all'essenza di tutte le cose. Il suo processo di sintesi formale e grafica arriva a costituire un fitto tappeto di segni: un tortuoso sistema visivo paragonabile ad un articolato complesso di parole concepite per trasmettere un messaggio, più o meno consapevole, o semplicemente un'esperienza.
Nelle opere astratte della metà degli anni Settanta, Balsamo propone una sorta di superamento dialettico dei codici espressivi utilizzati fino ad allora: i volumi desunti dalla natura vengono filtrati, sintetizzati, simbiotizzati, contaminati, violati e frammentati attraverso composizioni che esaltano le loro reciproche relazioni. Le ultime creazioni di Balsamo non manifestano invece ciò che è percepibile in natura, ma un qualcosa che viene dalla coscienza profonda e contemplativa che non potrebbe essere mostrato in altri modi. L'orchestrazione segnica a cui Balsamo è approdato trae la sua origine dall'invisibile, dall'inesprimibile: l'opera d'arte si pone così come simbolo esteriore e manifestazione degli archetipi più reconditi dell'uomo aspirando a creare, o recuperare, un linguaggio universale attraverso il quale ognuno di noi può comunicare all'interno di una realtà ultraterrena.
L'arte di Balsamo corrisponde anche a un sublime mezzo di comunicazione. I lavori nuovi risultano essere composizioni istintive che, per interiore necessità, diventano sempre più astratte, schematiche e imprevedibilmente dinamiche. Attraverso tracce universali, Balsamo cerca il cuore delle cose allontanando ogni forma da ogni consueta rappresentazione possibile fino a giungere alla creazione di... concrete non-forme.
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