I margini della notte. Per un'altra storia della pittura

Se è vero che la storia dell'arte occidentale, in particolare a partire dal Rinascimento e dalla modernità, ha fatto della figurazione e della prospettiva i dispositivi principali attraverso cui doppiare nello spazio dell'immagine una visione nitida e luminosa, questo libro pone una domanda inaudita: è possibile pensare una storia altra della pittura, a partire dall'oscurità della notte? Regno delle seduzioni e dell'indefinito, del sogno e del marginale, la notte si rivela come il luogo dell'incertezza per eccellenza. La notte ci rende spontaneamente metafisici, ovvero, con il suo potenziale immaginifico e con i suoi contorni mobili, suggerisce un pensiero altro, profondo e creativo. All'incrocio tra filosofia, letteratura e analisi dell'immagine, il saggio di Saint Girons libro (pubblicato nel 2006 per le Editions de l'Amateur, Parigi), indaga un territorio sdrucciolevole quanto prezioso, perché la pittura "non dipinge solo il pensiero: essa pensa". Il volume, articolato in quattro capitoli, è corredato da un ricco apparato di illustrazioni a colori che spaziano da Piero della Francesca a Raffaello, Caravaggio, Rembrandt, Piranesi, Correggio, De La Tour, Pissarro, e molti altri, fino a van Gogh, Sugimoto, Matisse, Rothko.

L'AUTORE: Baldine Saint Girons Baldine Saint Girons è professore di filosofia presso la Facoltà Paris X - Nanterre, ed è specialista di filosofia del XVIII secolo, di filosofia dell'arte e di estetica. Tra le sue pubblicazioni Fiat lux. Une philosophie du sublime (Quai Voltaire 1993), è stato pubblicato in Italia da Aesthetica, 2003, mentre Le sublime de l'antiquité à nos jours (Desjonquères, 2005) è stato pubblicato da Il Mulino nel 2006 con il titolo Il sublime.