Tangenti in confessionale. Come i preti rispondono a corrotti e corruttori

La grande inchiesta giudiziaria Mani Pulite? Quasi certamente è una manovra politica. I giudici di Mani Pulite? Quasi sicuramente manovrati. La magistratura in generale? Ieri acquiescente e complice, oggi desiderosa di rivincita su chi la comandava. I tangentisti pentiti devono presentarsi spontaneamente ai giudici? Assolutamente no! A dare queste indicazioni non sono esponenti irriducibili di Tangentopoli, bensì la quasi totalità di un campione di circa 50 sacerdoti, tutti confessori nelle chiese più famose delle città più importanti di Mani Pulite: Milano, Napoli, Verona, Roma, Padova... Destinatario delle affermazioni e dei consigli è Pino Nicotri, presentatosi nei panni di tangentista in crisi per ricevere assoluzione e consigli.