Bisanzio. Storia di un impero (secoli IV-XIII)

Cosa si intende per luoghi misteriosi e ancora cosa significa mistero? Il termine non si lascia facilmente imprigionare in una qualsiasi definizione. La magia della parola, quella di uno sguardo si esercita al di fuori di ogni effetto dei sensi. E lì, tutti la possono subire, sembra scaturire dal nulla, o meglio da un complesso di piccoli fatti, di accadimenti. Per i luoghi la magia sta sempre al di là di ogni definizione, non si lascia completamente ridurre a nessuna delle categorie che tuttavia la riguardano: il soprannaturale, il naturale o l'antinaturale. Narrare è un primordiale bisogno dell'uomo che cerca di manifestare attraverso i segni che possono esplicarsi in parole disegni e simboli, i misteri del mondo che lo circonda. Ma il racconto passa, mentre i luoghi sono sempre lì a testimoniare una sensazione che c'è stata, un brivido che ci è passato nelle ossa, una visione di luce. Sono i luoghi che custodiscono eventi enigmatici, fatti storici vissuti e spesso stravolti dalla memoria popolare. Sono i castelli che ancora ospitano inquietanti fantasmi, sono le grotte che custodiscono segreti di popoli scomparsi, e dove vivono, forse ancora, silenziosi nani minatori, sono i boschi nei quali sono nascosti i ricordi d'infanzia, sono le acque la culla di esseri fantastici come le Aguane o le Vivene, che possono curare o fare morire.