Su mirabili spiagge e balsamiche pinete. Le colonie per l'infanzia a Cervia e Milano Marittima tra il 1925 e il 1945
Risguardi Edizioni
Forlì, 2017; br., pp. 95, ill. b/n, cm 30x21.
(Saggi. 50).
collana: Saggi
ISBN: 88-97287-38-7
- EAN13: 9788897287384
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Emilia Romagna,Italia
Testo in:
Peso: 0.47 kg
"La storia delle colonie marine costituisce una componente importante della più complessiva storia di Cervia e Milano Marittima nei primi decenni del Novecento. È una storia che riveste vari motivi di interesse e che assume il rilievo di un' esperienza emblematica anche a livello nazionale. Ripercorrere le vicende che hanno portato alla costruzione e all'apertura di grandi colonie nella realtà territoriale cervese significa cogliere vari aspetti dal punto di vista storico, tra loro intrecciati. Significa anche porsi nell'ottica di ricostruire le origini e la storia dell'esistente e creare le condizioni per pensare ad una prospettiva futura riferita a edifici, che seppure in uno stato di abbandono, per la rilevanza storica e il rilievo ambientale delle aree su cui insistono, meritano una riflessione approfondita nell' ottica di uno viluppo turistico compatibile. Emblematico è il caso delle ex colonie Varese e Montecatini (poi Monopoli di Stato) di Milano Marittima. Le ricerche compiute da Giancarlo Cerasoli e Brunella Garavini nel corso degli ultimi anni, con grande passione, con rigore scientifico e con la capacità di padroneggiare le varie fonti archivistiche e bibliografiche, hanno portato alla pubblicazione di un libro straordinario sulla realtà delle colonie dell'infanzia a Cervia e Milano Marittima dal 1925 al 1945. Queste sono le due località nelle quali si è concentrata e sviluppata l' esperienza della realizzazione delle colonie nell'arco del precitato Ventennio. A Cervia le esperienze più significative riguardano l'utilizzo dei locali della Scuola Elementare Giovanni Pascoli, di cui ricorre nel 2013 il centenario dell'apertura e della colonia Dante. È però Milano Marittima, la nuova "città giardino" nata ufficialmente il 14 agosto 1912, a costituire il laboratorio privilegiato, sotto il profilo urbanistico, per la realizzazione di grandi colonie, che vanno a integrare e arricchire un' offerta turistica basata sul turismo residenziale dei villini e di poche strutture ricettive (pensioni e alberghi) intese in modo moderno. Un'esperienza che si colloca nella fase del passaggio dal turismo d' élite a un turismo di massa, che vivrà il periodo della "grande trasformazione" nel secondo dopoguerra." (dalla presentazione di Renato Lombardi)