Il romanzo si ispira ad atmosfere e situazioni tipiche degli anni settanta e primi anni ottanta e attraverso un viaggio fisico e introspettivo nell'Europa del nord. Il percorso, che si dipana fra realtà e sogno, si struttura nella ricerca di un mito: "non userai quell'anello senza strapparti dal mondo per sempre". Così recita l'inciso della ballata che cattura l'interesse di Alfredo in un locale di Stoccolma. La ricerca del significato di quei versi lo coinvolge in una vicenda che finirà col tingersi di giallo portandolo dalla Puglia alla Svezia, attraverso plurimi incontri, trascinato da amori intermittenti e una eredità incomprensibile, coinvolto in un progetto spirituale di un personaggio che appare solo marginale ma che si rivelerà il reale protagonista della storia.