L'Italia magnifica. Luci e ombre del paese più bello del mondo

Gioielli sconosciuti come Villa Pax a Varese, capolavori inutilizzati come l'Auditorium di Niemeyer a Ravello, meraviglie da conquistare nel mezzo di brutture devastanti come l'Antro della Sibilla a Cuma, esempi virtuosi come la Biblioteca Ambrosiana di Milano... Luoghi degradati da salvare, perle trascurate che meritano di essere conosciute. In brevi appunti polemici, spontanei e appassionati, l'autore, vicepresidente del FAI, fa emergere alcuni temi caldi della tutela del patrimonio artistico e naturale del nostro Paese: il rapporto fra la valorizzazione del patrimonio fisso e il proliferare degli eventi espositivi, l'inserimento e il ruolo del moderno nel paesaggio classico italiano, l'emozione intensa e unica della contemplazione dell'arte, il ruolo del buon gusto e della cura dei dettagli. Una riflessione dolce-amara, che riesce a indignare ma anche a ragionare in positivo puntando sull'impegno, la passione e il senso civico, tutti valori che il FAI promuove e riscontra nell'Italia che funziona, nonostante il degrado e gli scempi e le cose da cambiare.