Studi sul «Faust»

Scritti tra il 1934 e il 1940, questi saggi tracciano un grandioso affresco dell'opera di Goethe e della letteratura tedesca del suo tempo, affresco che troverà il suo naturale complemento e il suo approdo nel Thomas Mann e la tragedia dell'arte moderna, da noi recentemente pubblicato. Infatti centrale, in entrambi gli studi, è l'analisi dei capolavori dei due scrittori, che hanno come "comun denominatore" la figura di Faust. Ma se il Doctor Faustus di Mann è per Lukács "la tragedia tipica dell'arte e della spiritualità borghese nell'estrema fase di decadenza", il Faust di Goethe è "un'opera incommensurabile, il cui contenuto è il destino dell'umanità in un periodo di transizione, quando gli ideali della Rivoluzione francese hanno spazzato via il vecchio mondo, e l'arte e la spiritualità dell'uomo nuovo, il "borghese", trovano in Goethe il loro più alto cantore".
Facendo perno sulla figura centrale di Goethe, questi saggi illuminano quell'inimitabile periodo dell'arte e della cultura tedesca che seppe produrre, oltre all'opera di Goethe, quella di Schiller, di Hölderlin, di Hegel, di Schelling.